Un risarcimento danni per 2,7 milioni di euro. E’ la cifra chiesta all’Ausl della Romagna da una famiglia di Ravenna la cui figlia, oggi 13enne, è nata con una paralisi cerebrale all’ospedale di Lugo. I genitori, scrive La Repubblica, nella citazione in giudicio parlano di “seri profili di responsabilità”.
In particolare nella cartella clinica mancherrebe il tracciato di un’ora e mezza che avrebbe dovuto dare testimonianza del benessere del feto. Secondo la famiglia, la mancanza del tracciato “fa presumere la sussistenza del nesso causale tra la condotta del sanitario e la patologia del paziente danneggiato”.
Sempre secondo la citazione, il tracciato era sospetto ma non venne fatto nulla per evitare che la bimba nascesse asfittica. La richiesta di risarcimento supera i 2,1 milioni per la ragazzina, a cui si aggiungono 410 mila euro per i genitori e 150mila euro per il fratellino.
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