Luca e la sindrome della X fragile. I compagni gli dedicano un rap

Integrazione e inclusione. Due parole di non facile applicazione, quando di mezzo c’è la disabilità. Ma all’istituto Salvemini di Bologna, gli studenti l’esempio l’hanno dato eccome, a giudicare dalla storia raccontata da La Repubblica.

Luca, un ragazzo affetto dalla sindrome della X fragile, una rara malattia genetica, quando sei anni fa ha iniziato le superiori diceva poche parole e stava sempre con la testa bassa. Ma oggi, a pochi mesi dall’esame di maturità, è il protagonista del rap e del video virale che i compagni gli hanno dedicato a partire dalle sue parole.

Parole che sono diventate patrimonio del linguaggio di tutti, in classe. “Posso impostarti come sfondo?”, “Facciamo un giro in via del Delirio”, “Per una volta: tutti qui!”.

La mamma Stefania Nanni ha raccontato come il figlio, da quando frequenta il Salvemini, sia un altro, “con una capacità di autocontrollo e di relazione inimmaginabili”.

I compagni, per cerebrale la fine del ciclo di studi con lui e ricordarlo, hanno realizzato sceneggiatura, produzione, montaggio. E la canzone composta è ora candidata al concorso Pontiggia, musicata, cantata e ballata dagli studenti. Nel video, l’insegnante di sostegno di Luca suona il violino.

Il preside Carlo Braga ha così commentato: “L’inserimento di uno studente con bisogni speciali si è trasformato in una risorsa per tutta la comunità scolastica”.

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