E’ una assoluta novità, è stato messa a punto da alcuni ricercatori italiani e serve a misurare l’intensità dell’orgasmo femminile. E’ dunque l’orgasmometro. Il marchingegno, presentato durante il convegno della Società italiana di andrologia e medicina della sessualità, si ispira ai test per la valutazione del dolore e consente alla donna di indicarne l’intensità dell’orgasmo su una scala graduata. Si basa su considerazioni soggettive della donna e, a dispetto delle facili battute, non è qualcosa che ha anche fare con il porno ma uno strumento per risolvere problemi legati alla sfera della sessualità.
Una questione tutt’altro che infrequente: secondo il Libro bianco del Siams sono ben otto milioni gli italiani/italiane che soffrono di disturbi sessuali di vario tipo. E le cure non sono semplici: molte patologi non sono inserite nei Livelli elementari di assistenza, i Lea e quindi, di fatto, ‘ignorati’ dalla sanità pubblica. Emmanuele Jannini, presidente Siams, rende noto all’Ansa: “Sono pochissime in Italia le realtà assistenziali dedicate alla salute delle coppie che, quando decidono di cercare aiuto dopo anni di silenzi e imbarazzi, raramente trovano con facilità una risposta ai loro bisogni, e il più delle volte attraverso nomenclatori fittizi”. Per i test diagnostici, i pazienti sono costretti a vagare fra i reparti: quasi il 90% delle indagini strumentali non viene offerto da strutture di andrologia medica ma da altri reparti.
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