La denuncia di un papà: “Nove ore per una visita che non c’è mai stata”

sala operatoria corsia ospedaleNove ore di attesa al pronto soccorso. La denuncia arriva tramite La Repubblica da Massimo Bernardi, esponente della Fp-Cgil a Bologna, che questa volta parla come genitore e cittadino. Lo stesso genitore e cittadino che domenica pomeriggio ha portato suo figlio al pronto soccorso dell’ospedale Maggiore per una violenta botta al naso durante una partita di basket, salvo andarsene alle 23 senza che il bambino – registrato come codice verde – fosse stato visitato.

“Arrivavano dei codici gialli, in particolare anziani, ed è normale che loro passassero davanti. Ma non è possibile aspettare nove ore per una visita. Non abbiamo mai avuto la speranza di essere visti, il personale non riesce a prendere in carico i casi che arrivano. Non si smaltiscono i codici verdi, figurarsi i bianchi, che non dovrebbero nemmeno essere lì: c’era gente che strappava il foglio e se ne andava”.

Bernardi, che ha poi somministrato al figlio ghiaccio e tachiprina per poi rivolgersi al Sant’Orsola il giorno dopo, non ce l’ha con i lavoratori del Maggiore: “Sono in trincea. Situazione esplosiva”.

 

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