parto in acqua, gravidanza Il parto era andato bene ma nelle trasfusioni successive c’è stato bisogno di effettuare alcune trasfusioni. Sfortunatamente il sangue era infetto e la donna ha contratto il virus dell’epatite C. Adesso, a distanza di 43 anni è stata risarcita con una somma piuttosto ingente. E’ successo, come racconta il quotidiano Il Tirreno, ad una signora di Viareggio che ha scoperto di essere malata solo nel 2007, in seguito a continui problemi di salute. Le analisi hanno svelato che la causa era l’epatite C contratta, appunto, nel 1973 in un ospedale della Versilia al momento del parto.

Così la donna ha portato il ministero della Salute in tribunale e dopo un lungo iter giudiziario ha ottenuto 135mila euro che, sommati al precedente indennizzo di 75mila ottenuti dalla Ausl grazie ad una legge del 1992 sulle vittime di trasfusioni di sangue infetto, danno un totale di 210mila euro. Anche se quando c’è da mettere mano al portafoglio lo Stato è proverbialmente prudente: il ministero ha fatto appello e alla donna non è rimasto che fare richiesta di pignoramento. Magari i soldi arriveranno fra altri 43 anni…