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L’avvocato Luca Ventaloro

Nemmeno Luca Ventaloro, avvocato del Comilva e legale di molte delle famiglie italiane con figli danneggiati da vaccino, si aspettava cha passasse la legge della Regione Emilia-Romagna che, nel risidegnare i servizi educativi, introduce il requisito delle quattro vaccinazioni obbligatorie per l’accesso ai nidi d’infanzia. In linea con il comunicato ufficiale diffuso ieri dal Coordinamento per la libertà delle vaccinazioni, che ha annunciato la battaglia legale a suon di ricorsi, Ventaloro è pronto a lavorare ancora di più nei prossimi mesi.
Avvocato, che cosa si aspetta adesso?
“Tra martedì pomeriggio e ieri ho ricevuto 180 telefonate di genitori. Dietro le quinte del messaggio che vogliono far passare con la nuova legge, ci sono tante famiglie arrabbiate e preoccupate. Molte passeranno immediatamente all’azione legale: non potrò certo essere l’avvocato di tutte. Ma l’obiettivo che mi prefiggo è che i ricorsi sollevino il conflitto alla Corte costituzionale. L’ho detto in tempi non sospetti: questa legge è incostituzionale. La magistratura la ribalterà”.
I genitori contrari ai vaccini secondo lei cederanno all’imposizione della legge?
“Non credo e non me lo auguro. Chi non vuole vaccinare continuerà a non farlo. In sede di iscrizione, poi, i genitori potranno anche dichiarare ai gestori dei nidi che di lì a poco vaccineranno i figli. Insomma, insisteranno per l’ammissione. Chi avrà il coraggio di rifiutare quei bambini? Anche se dovesse accadere, si arriverà in automatico in Tribunale. Ma spero davvero che non si verifichi questo scontro tra istituzioni e popolazione”.
Molti stanno sottolineando come, in realtà, non esista un vaccino che comprenda solo antipolio, antidifterite, antitetanica e antiepatite B…
“Esatto. Non esiste la quadrivalente che le comprenda. Voglio proprio vedere come faranno. Il caos, anche in questo caso, è totale. La legge è stata studiata da dilettanti che non sanno di cosa parlano. La Liguria e la Lombardia, per esempio, si sono fermate in tempo. Senza contare le modalità: la coercizione è un boomerang democratico”.
Lei ha seguito i lavori dell’Assemblea legislativa prima dell’approvazione?
“Eccome. Il dibattito è stato vergognoso sia a livello dialettico che dal punto di vista della conoscenza del diritto sanitario”.