Ucciso a 16 anni: il pirata della strada subito scarcerato

vigili, forze dell'ordine , polizia municipalePoi a volte ci si chiede quali siano le cause di certe manifestazioni di insofferenza apparentemente ‘retrograde’, da dove escano la rabbia e il disagio, a volte fuori controllo, di chi non sopporta più una società sempre più attenta ai diritti degli indagati/accusati/colpevoli/recidivi/delinquenti abituali ma che non di rado abbandona le vittime e le loro famiglie lasciandole da sole a piangere i loro cari, e a chiedere giustizia per i torti subiti. Una giustizia che, in assenza dello Stato o con un sistema che tollera quando non incoraggia il lassismo, rischia pericolosamente di trasformarsi in vendetta. O, almeno, in sfiducia verso le istituzioni.

Sperando di non dover ‘morire di garantismo’, dobbiamo registrare l’ennesimo episodio che ripugna la coscienza collettiva. Che sarà pure conforme alla legge e alle regole ma che lascia più di un dubbio a livello etico. Si tratta di un uomo di 49 anni accusato di omicidio stradale e omissione di soccorso: sabato scorso verso le 23 a Porto Tolle (in provincia di Rovigo) con la sua auto ha investito e ucciso un ragazzo di 16 anni, Francesco Bellan, e poi si è dato alla fuga. Rintracciato ed arrestato a casa propria nella notte, come ricordano i media locali, si è pure rifiutato di sottoporsi ai test tossicologici.

Ecco questa persona è già stata scarcerata. Il giudice per le indagini preliminari ha ritenuto opportuno che ci fossero gli estremi di legge ma gli ha dato gli arresti domiciliari per il pericolo della reiterazione della fuga. Tra l’incidente e la scarcerazione c’è stato un interrogatorio dove il 49enne si è detto, ci mancherebbe, pentito, è scoppiato in lacrime ha fornito la propria versione sulla dinamica dell’incidente ed ha giurato che, no, non stava scappando: sarebbe andato a costituirsi. Parole e pianti che devono aver convinto il magistrato a prendere la discutibile decisione: fuori dal carcere, dopo tre giorni scarsi. 

In questo articolo ci sono 0 commenti

Commenta

g