Sapevate che gli alimenti si dividono in quattro categorie e che esistono diverse modalità per insegnare ai bambini per ingerirli correttamente? Il cibo dunque può essere: molle o scivoloso, duro o secco, solido o semisolido; appiccicoso o colloso. Ogni tipologia ha propri pericoli e modalità di ingestione diverse che vengono descritti per la prima volta in un manuale a cura della Società italiana di pediatria preventiva e sociale dal titolo “La sicurezza a tavola. Genitori oggi: i trucchi del mestiere. Come si esegue la manovra salvavita“.
Si tratta di una guida formato tascabile pensata, appunto, per combattere le morti per soffocamento: ad affrontare la drammatica eventualità che un boccone vada di traverso ai bambini. “I dati riportano che ogni anno in Italia circa 50 bambini con meno di 4 anni muoiono per soffocamento, nel 70% dei casi dovuto a cibo – afferma Giuseppe Di Mauro, presidente Sipps. Ogni settimana, in media, un bambino perde la vita a seguito di ingestione di cibo o corpi estranei. Il 42% dei bimbi ha un incidente quando è solo e ha eluso la sorveglianza di un adulto, mentre il restante 58% ha un incidente grave con un adulto presente ma che non riconosce il cibo pericoloso e non sa come intervenire. Nel 30% dei casi, inoltre, il soffocamento, e quindi l’ostruzione delle vie aeree, è provocato da oggetti o giochi di piccole dimensioni. Tutti gli oggetti che passano attraverso un foro del diametro di 4,5 cm sono pericolosi per i bambini di età inferiore ai 4 anni. Tra questi, i più pericolosi e più frequentemente responsabili di soffocamento sono pile al litio, palline di gomma, parti di giocattoli, pongo, monete, tappi di biro o penne.
Non mancano alcune indicazioni anche per i bambini più grandi come avere l’abitudine di non parlare mentre si mangia e di non distrarsi, per esempio, per leggere, giocare o guardare la televisione.
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