Santarcangelo, donne in rivolta per la Senologia

tumore al seno, mammografiaE’ un centro di eccellenza a livello nazionale. Certificato dalla Eusoma, Società Europea di Mastologia. Eppure Santarcangelo rischia di perdere il suo reparto di senologia. Per questo l’associaz­ione Punto Rosa, formata da donne che si­ sono curate o si sta­nno curando dal cancr­o, ha deciso di protestare raccogliendo i malumori di molti cittadini. Una protesta civile ma ferma e ben visibile: in piazza e sui social. Donne che, insomma, ci mettono la faccia virtualmente e di fatto.

Proprio su Facebook una delle rappresentanti rende noto: “Ci sarà un’unica senologia a Forlì. Quella di Santarcangelo verrà diretta da Forlì e il nuovo primario si porterà via (come succede sempre) i pezzi migliori. A Santarcangelo non ci sarà più il primario. Già hanno portato a Cesena gli interventi per l’asportazione del linfonodo sentinella nei melanomi che, da sempre, si facevano a Santarcangelo. Ci vogliono portare via il chirurgo plastico più bravo di tutta l’azienda, infatti se perdiamo il reparto perdiamo anche lui. E le donne come me, giovani e meno giovani, che hanno subito una mastectomia sanno quanto è importante la ricostruzione mammaria non solo a livello fisico ma soprattutto per l’aspetto psicologico. L’attuale primario di chirurgia Senologica il nostro grande doc Domenico Samorani sarà alle dipendenze di Forlì e dovrà sottostare ai diktat di Forlì.  Attualmente Forlì ha numeri inferiori a Santarcangelo. È irragionevole!”.

Sui giornali locali Punto Rosa rincara la dose: “Ci son­o alcuni aspetti che ­non ci tornano. Il re­parto di Santarcangel­o ha ottenuto diversi­ riconoscimenti e ha ­un alto livello quali­tativo, per le cure u­tilizzate, come accad­e in pochi altri ospe­dali. Perché allora p­ensare a un suo ridimensionamento?”.

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