halloween Si avvicina Halloween ma che si parli di “delitti dall’antichità a oggi” nel pubblicizzare le passeggiate tra i misteri ravennati organizzate dal Comune, alcuni genitori proprio non lo accettano. Ad alzare la voce sono alcune mamme e alcuni papà i cui figli frequentano la stessa scuola dei bambini di Giulia Ballestri, la 39enne uccisa un mese fa nella villa di famiglia. Delitto per il quale l’unico indagato è al momento il marito Matteo Cagnoni.

Ad accorgersi del volantino è stata una mamma, che chiameremo Stefania: “Mia sorella, che vive in Veneto, ha visto la locandina delle visite guidate tra i delitti della città e mi ha chiamata subito. Non ho pensato minimamente che, nel percorso, fosse inclusa anche la villa dei Cagnoni, cosa che ho poi appurato chiamando in Comune. Ma trovo che questa iniziativa sia una scivolata da parte dell’Amministrazione in un momento in cui Ravenna è scossa dall’omicidio di Giulia. Per noi famiglie che tutti i giorni la vedevamo arrivare a scuola con i figli, poi, si tratta di una dimostrazione di grande superficialità. I volantini sono stati mandati in stampa prima di settembre? Allora li avrebbero dovuti rifare. Ci fosse stato scritto ‘i delitti del Medioevo’, nessun problema. Ma la parola ‘oggi’ allude troppo al caso di Giulia. E per noi che abbiamo ancora la pelle d’oca, è un colpo al cuore. Soprattutto considerando che la gente ha il gusto del macabro, come dimostra chi passa dalla villa solo per sbirciare”.

D’accordo Massimiliano Alberghini, consigliere comunale dell’omonimo gruppo e padre di un ragazzino che è in classe con uno dei figli di Cagnoni: “Credo che il volantino sulle passeggiate tra i delitti sia molto simile a quello degli anni scorsi. Ma stavolta era necessario stare più attenti, essere lungimiranti e eliminare la parola ‘oggi’, che trovo davvero di cattivo gusto. Credo che il Comune potrebbe fare una nota, scusandosi e spiegando che non vi è alcun riferimento al delitto di un mese fa. Come papà e come residente in una comunità piccola come quella ravennate, dico che a certe cose bisogna fare parecchia attenzione, perché hanno un’eco pazzesca”.

E un’altra mamma rincara la dose: “Tutti sbagliamo, per carità. Ma quella del Comune è una leggerezza che si poteva correggere. Peccato che ho quando ho telefonato per segnalare che il volantino è offensivo, non mi abbiano lasciato spiegare”.