- Papà, non ho voglia di fare i compiti.
- Che cosa ti hanno dato?
- Due letture di inglese e un problema di matematica.
- Non mi sembrano molti.
- Sì, ma proprio non mi va.
- Allora non li fare.
- Posso davvero non farli? Non mi sgridi?
- Perché dovrei? Sei grande e ti assumi la responsabilità di andare a scuola senza compiti.
- Però se vado senza i compiti, la maestra mi dà la nota.
- Sì, è molto probabile.
- E se mi dà la nota, tu mi sgridi?
- E’ molto probabile. Di sicuro non ti do un premio.
- Quindi alla fine mi sgridi lo stesso.
- Alla fine sì, è molto probabile che una sgridata ci scappi in ogni modo.
- Ma io, ti giuro, che adesso non ne ho proprio voglia.
- Fa’ quello che credi, sei grande.

E’ quasi ora di cena.
- Se non ne hai voglia, non farli i compiti. Anche se la maestra ti dà la nota, non ti sgrido.
- Perché?
- Perché tanto con quello spirito non impari niente e tu devi avere voglia di imparare cose nuove. Dovresti avere la curiosità che avevi l’altra sera quando cercavi informazioni sugli squali.
- Gli squali sono interessanti, non questo problema inutile sulle banane.
Dai una rapida occhiata al testo.
- Hai ragione, gli squali sono meglio.
Proponi di prendere un foglio e disegnare degli squali e lei accetta con entusiasmo.
- Adesso facciamo finta che il tuo squalo ha male ai denti e va dal dentista.
- Ma è possibile?
- Facciamo finta. Il dentista lo guarda e gli dice che deve toglierli tutti i denti.
- Come fa a mangiare?
- Aspetta. Mettiamo che lo squalo ha tre file di denti e ogni fila ha ventisette denti. Quanti detti dovrà estrarre il dentista?
- Bello questo problema papà! Assomiglia a quello delle banane, ma è più bello.
- Molto probabile.
- Papà?
- Dimmi.
- Come si dice squalo in inglese?
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