“Non portate la bimba al nido. Il fratello ha la varicella”

vaccino, bambinaUna situazione delicata che le autorità stanno cercando di risolvere con il colloquio e non con atti di imperio. Si tratta di vaccini, un tema che di questi tempi divide e fa accapigliare le persone (medici compresi) fino all’insulto. La vicenda, come informano i media locali, si è verificata nella zona del Chianti, in un paesino dove ‘tutti conoscono tutti’ e dove (forse), proprio per questo c’è più possibilità di dialogo. Un bambino frequentante l’asilo nido e non vaccinato ha preso la varicella e molte famiglie hanno chiesto, con una certa discrezione a quanto pare, che la sorellina per evitare contagi non frequenti il nido per il periodo dell’incubazione.

Il piccolo non ha fatto il vaccino quadrivalente  Mprv contro morbillo, parotite, rosolia e varicella per un problema di reazioni che avrebbe avuto all’esavalente, fatto nei primi mesi di vita.

I suoi compagni di classe sono, invece (tutti o, almeno, a larghissima maggioranza) vaccinati e non corrono rischi. Non è così per i bambini del nido frequentato dalla sorellina: quasi tutti non hanno ancora fatto il quadrivalente; sono troppo piccoli (di solito il vaccino viene fatto attorno ai 15 mesi). Per questo si teme l’epidemia.

Così il sindaco e i pediatri della zona sono stati informati dalla scuola dell’inusuale richiesta delle famiglie. “La bimba stia un paio di settimane a casa”, chiedono i genitori degli altri bambini del nido. Della questione se ne sta occupando l’ufficio di igiene dell’azienda sanitaria della Toscana centrale ma in assenza di un’ordinanza specifica (cioè diretta alla piccola), tutto sta nella volontà dei genitori.


Alcune note sui vaccini citati nell’articolo:

Il vaccino quadrivalente  Mprv contro morbillo, parotite, rosolia e varicella prevede la prima dose a 12/15 mesi e il richiamo a 5/6 anni; la vaccinazione può essere effettuata anche con vaccini separati Mpr – morbillo, parotite, rosolia – e varicella.

Il vaccino esavalente contro difterite, tetano, polio, pertosse, Hib, epatite B prevede la prima dose al terzo mese di vita, la seconda dose al quinto mese di vita, la terza dose all’undicesimo/tredicesimo mese di vita.

 

 

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