E’ tutta una questione di geni e di cromosomi: se il bambino a tavola fa il difficile e mangia poco rifiutando diverse tipologie di cibo, potrebbe non essere viziato. Semplicemente è il suo Dna che è così. E’ questa la conclusione alla quale è giunta una ricerca pubblicata sul Journal of Child Psychology and Psychiatry e condotta dall’University College di Londra.
Alla fine è emerso, appunto, che è la genetica più che l’ambiente (cioè l’arrendevolezza o l’autorevolezza dei genitori rispetto alle pappe dei piccoli) a condizionare il comportamento a tavola dei bambini, specie la loro selettività e la neofobia, cioè la paura di assaggiare alimenti che non hanno mai mangiato prima.
Gli autori però mettono in guardia i genitori: è vero che lo studio li libera dai ‘sensi di colpa’ e li ‘assolve’ riguardo a presunti errori pedagogici ma non deve rappresentare neanche una comoda giustificazione per i bambini capricciosi o schizzinosi. Ah, quanto è difficile!
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