
Nel territorio comunale di Ravenna il nuovo anno educativo e scolastico inizia con alcune novità. Tra le principali, il progetto “voucher comunali” che ha permesso di ridurre le liste d’attesa ai nidi comunali e convenzionati dando l’opportunità a 34 famiglie di far frequentare ai propri bambini servizi educativi privati. Viene erogato dal Comune un contributo – variabile in base all’ISEE – per l’abbattimento del costo del servizio che offre condizioni di flessibilità sicuramente maggiori rispetto ai nidi pubblici.
L’altra novità riguarda lo snellimento e semplificazione della procedura per accedere alle agevolazioni tariffarie: gli uffici dell’Area Istruzione e Infanzia stanno predisponendo, attraverso il dialogo di banche dati, lo scarico automatico delle ISEE minorenni di tutti gli iscritti ai servizi educativi e scolastici attraverso il collegamento diretto con la banca dati INPS. Per accedere alle agevolazioni tariffarie le famiglie devono soltanto essere in possesso di un’attestazione ISEE per prestazioni agevolate rivolte a minorenni in corso di validità, in quanto il Servizio scarica il valore direttamente dalla banca dati dell’INPS. Mensilmente, prima di ciascuna fatturazione/bollettazione, il Comune acquisisce il valore ISEE che risulta valido l’ultimo giorno del mese e di conseguenza applica la relativa tariffa.
Per accedere ai contributi regionali per l’acquisto dei libri di testo per le scuole primarie e secondarie di primo grado, invece, c’è tempo fino al 30 settembre. Anche lo scorso anno sono stati erogati oltre 125.000,00 euro a 688 famiglie con ISEE inferiore a 10.632,94 euro, ma la novità di quest’anno riguarda le modalità di presentazione delle domande che possono essere effettuate solo on-line e in anticipo rispetto all’anno passato.
In linea generale il Comune di Ravenna, che gestisce direttamente 19 scuole dell’infanzia e 10 nidi (per complessivi 1.115 iscritti alla data odierna) ha anche 9.218 iscritti ai servizi del diritto allo studio (ristorazione scolastica, pre e post scuola, trasporto scolastico. Quest’anno c’è una sostanziale tenuta delle domande (nidi in aumento, scuole infanzia comunali in lieve diminuzione) e una riduzione dei bambini in lista d’attesa (solo 24 al nido e 49 alla scuola dell’infanzia) a fronte purtroppo di una presenza di posti non dati via, per il consueto fenomeno della disparità di distribuzione della domanda (concentrata sui servizi di città) rispetto all’offerta.
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