Stupro su WhatsApp, le cinque amiche finiscono nei guai

whatsapp, telefonino adolescentiGuai con la giustizia per le cinque amiche della 17enne riminese che l’hanno filmata mentre veniva violentata nel bagno di un locale della zona, mettendo poi il video su WhatsApp, dal quale la minorenne, che durante lo stupro era ubriaca, si è resa conto degli abusi subiti.

Non sarà solo lo stupratore, un ragazzo albanese di 22 anni, a dover fare i conti con la giustizia, in particolare con l’accusa di violenza sessuale aggravata. Anche se il reato commesso dalle cinque minorenni non è ancora stato delineato con esattezza, la Procura di Rimini sta valutando se inscriverle nel registro degli indagati.

I fatti sono avvenuti a fine marzo e denunciati meno di un mese dopo ma le indagini sono ancora in corso. A rendere difficile la ricostruzione è il fatto che la 17enne, che vive nella zona di Santarcangelo, di quella sera non ricorda nulla. Gli avvocati della ragazza, Carlotta Angelini e Piergiorgio Tiraferri, hanno detto a Il Resto del Carlino che “la ragazza è molto spaventata e la sua vita non è più quella di prima. I genitori sono preoccupati e amareggiati, chiedono rispetto per la loro situazione e hanno fiducia nella giustizia. Aspettiamo che le indagini facciano il loro corso e che si arrivi presto a una svolta, la situazione è estremamente delicata”.

 

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