Aveva 17 anni, amava leggere e gli animali. Una ragazza sensibile che avrebbe voluto fare la veterinaria ma i suoi sogni sono stati spezzati dalla cattiveria dei suoi compagni di classe: vittima di bullismo, Emilie si è suicidata lo scorso 22 gennaio. Adesso i suoi genitori hanno autorizzato il quotidiano francese La Voix du Nord a pubblicare alcuni estratti del suo diario segreto proprio per sensibilizzare l’opinione pubblica contro questa piaga del mondo adolescenziale.
Dalle pagine a cui Emilie affidava le proprie angosce emerge una vita d’inferno. L’unico posto a scuola, l’istituto Notre-Dame de la Paix di Lille, dove la ragazza trovava un po’ di pace erano i bagni durante la ricreazione: “Le toilette sono il solo posto di questo fottuto posto dove stare tranquilla. Fosse solo per risparmiare 15 minuti di supplizio alla mia giornata e renderla meno insopportabile”, scriveva. Ai genitori, però, non diceva niente. Dopo il suicidio i due hanno confessato che, sì, negli ultimi tempi vedevano la figlia un po’ giù ma pensavano fosse colpa del loro divorzio.
Invece Emilie era costantemente dileggiata e umiliata a scuola. Si sentiva “una sotto-merda”. O, meglio, ce la facevano sentire quei vigliacchi che ogni giorno la chiamavano “barbona” per le sue vecchie scarpe da ginnastica e che, in generale, ridevano del suo abbigliamento. E’ tutto crudelmente documentato sulle pagine del diario: scherzi di pessimo gusto, commenti velenosi, insulti, sputi. Un calvario che ha avuto come epilogo il suicidio. Oltre a rendere pubbliche le pagine del diario, i genitori di Emilie hanno sporto denuncia contro l’istituto per accertare eventuali responsabilità da parte degli insegnanti. Sapevano qualcosa? Avrebbero potuto impedire la tragedia?
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