La sicurezza a scuola è un tema che non può “essere affrontato con sistemi di controllo che vengono fatti coincidere in modo molto semplicistico, a mio parere, con l’installazione delle telecamere o con altri strumenti analoghi”. Lo rende noto il vicesindaco e assessore alla Scuola del Comune di Bologna, Marilena Pillati.
L’amministrazione chiude dunque ai sistemi di videosorveglianza in nidi, asili, scuole e strutture per anziani. L’occasione per chiarire la posizione si è presentata con una risposta ad un’interrogazione di Lucia Borgonzoni (Lega Nord), la quale si era interessata alla vicenda delle elementari Costa, dove in settimana diversi genitori sono arrivati a chiamare i carabinieri contro una maestra dai metodi giudicati troppo severi (al punto che, secondo le accuse, impedirebbe perfino ai bambini di andare in bagno).
“Lo strumento delle telecamere – specifica il vicesindaco – non solo è inefficace, perché è impossibile controllare in modo puntuale ogni ambiente, ma rischia anche di deresponsabilizzare chi lavora nel campo dell’educazione e della formazione dei nostri bambini. I migliori sistemi di controllo sono quelli che investono e credono nelle persone, mi riferisco a strumenti di prevenzione che sono rappresentati per esempio da una formazione specifica”.
Infine, sul caso specifico delle scuole Costa la Pilati auspica “chiarezza nel più breve tempo possibile” e la ripresa di “un dialogo che forse in questi giorni si è interrotto”.
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