Tre ragazze carine per pubblicizzare tre tipi di birra. Tre scritte sotto le loro foto: weiss, bionda, rossa. Originalità pochina, a dire il vero: per questo tipo di prodotto si tratta di uno stereotipo del marketing. Ma c’è di più: un’accusa di sessismo, tanto più grave perché si rivolge ad un festival considerato ‘alternativo’ e quindi, per definizione, lontano dai modelli sociali e culturali che ai fini commerciali sfruttano il corpo e l’immagine in generale della donna.
La manifestazione in questione è il Festival Frogstock, evento rock alternativo, in programma dal 24 al 27 agosto al parco fluviale di Riolo Terme. L’accusa invece proviene da Davide Fabbri, ex consigliere comunale a Cesena, ecologista, sindacalista, blogger indipendente in prima linea per la difesa dei diritti dei cittadini (recentemente una sua puntuale indagine ha contribuito a scatenare il terremoto fra i vertici della Cassa di Risparmio di Cesena).
Fabbri prima ricorda che il festival, organizzato da Centro giovani e pro loco di Riolo Terme, è patrocinato dalla Regione Emilia-Romagna, dalla Provincia di Ravenna e dal Comune, poi chiarisce: “Vi definite alternativi al sistema dominante, organizzate iniziative per provocare cambiamenti culturali, proponete uno splendido programma di musica alternativa (che io adoro) e al tempo stesso vi comportate alla stessa maniera del potere machista. Rappresentate le donne (a cui non serve competenza) usando cioè immagini sessiste, lo stereotipo di carine ragazze-immagine per pubblicizzare la vendita della birra al festival Frogstock e i vostri programmi. Perché non mettere tre volti maschili? Perché il viso e il corpo delle donne deve essere usato sempre e comunque in questa maniera?”.
In questo articolo c'è 1 commento
Commenti:
vorrei far notare il bellissimo commento pubblicato da una delle organizzatrici del festival in risposta:
“Ciao Davide, rispondo in qualità di Presidentessa del Centro Giovani che organizza insieme alla Pro Loco il Festival Frogstock. Una donna alla guida di un’associazione che promuove non solo i valori che la musica trasmette universalmente ma che sa anche ridere e scherzare insieme. Infatti le ragazze hanno litigato sul tipo di birra assegnato e non sull’uso sconveniente del loro viso! Come avrai notato, le nostre ragazze sorridono e non mostrano altro al grande pubblico: maglia maschile, mezzo busto e nulla di più. Mai un flyer con gambe, seno in vista o pose ammiccanti. Ti ringrazio perché hai citato una persona importante come Lorella Zanardo e il suo lavoro importantissimo sulla mercificazione del corpo femminile però, nel nostro caso, è stato un po’ fuori luogo. Ah, per correttezza, anche la Pro Loco ha una presidente donna perciò sì, siamo due donne alla guida di un piccolo festival musicale. Noi ti aspettiamo dal 24 al 27 agosto, 23esima edizione ?
Melania”
Commenta