Quattro operatori della Papa Giovanni XXIII risultano indagati per omicidio colposo dopo la morte di Jordan Deo Basaki Mbembo, il 16enne del Gabon che domenica scorsa, mentre era in gita con alcune famiglie alla Gola del Furlo, è annegato nel fiume Candigliano.
Come scrive Il Resto del Carlino la Procura marchigiana ha aperto un’inchiesta in cui la parte offesa è l’Ausl di Rimini, a cui era affidato il ragazzino. Jordan era arrivato in Italia con un progetto umanitario dell’ambasciata: il padre è morto, la mamma non è ancora stata rintracciata in Gabon..
Dall’autopsia non è emersa alcuna patologia del ragazzo. Monica Zanni, responsabile della zona sud della Papa Giovanni, ha detto che la comunità è affranta e non si capacita dell’accaduto: “Ma siamo sereni, perché abbiamo seguito tutte le procedure e il rispetto delle regole. Uno dei quattro educatori ha anche il brevetto di salvataggio da oltre dieci anni e i ragazzi non avevano mangiato prima di entrare in acqua”.
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