Rosanna, amica delle mamme in difficoltà: “I miei figli partoriti col cuore”

Rosanna Boschi
Rosanna Boschi

L’inserimento al nido, la visita dal pediatra, il pranzo, i compiti, l’antibiotico per l’otite. Rosanna Boschi, 72 anni, cesenate, non ha avuto figli suoi. Ma di “bambini partoriti dal cuore”, tantissimi. Tra cui Stefano, oggi 33enne, affidatole quando era appena nato e sua madre, sola e in difficoltà, non poteva occuparsene. Stefano è lo stesso che ci ha inviato via mail la foto di quella che, di fatto, le ha fatto da “seconda mamma”. Rosanna è la stessa che, invece, stamattina alle 10 nella sala “E. Cacciaguerra” della Banca di Cesena (ora Credito Cooperativo Romagnolo) riceverà il “Riconoscimento Fidapa 2016” per il “talento nell’impegno sociale al femminile”.

Rosanna, di bambini come Stefano, ne ha cresciuti molti altri: “Dopo di lui, che ancora passa di qua per mangiare e al quale, negli anni, non abbiamo fatto mancare nulla, ne sono arrivati in serie. Tra cui una ragazzina di 15 anni marocchina che è arrivata a casa mia e di mio marito quando aveva solo otto mesi: la mattina la porto a scuola, poi pranza qui e la sera torna a casa con la mamma. E due gemelle oggi 24enne, entrambe con un lavoro, di cui mi sono occupata quando erano molto piccole perché la famiglia aveva parecchi problemi”.

Quando, sedici anni fa, Rosanna è andata in pensione lasciando così il lavoro da commessa, ha iniziato a essere sempre più conosciuta e stimata in città. E in quel momento è cominciato il tran tran delle deleghe per portare molti bimbi al nido o a scuola e andarli a riprendere: “Sono un punto di riferimento per le mamme che non potrebbero lavorare senza il supporto di qualcuno. E la riconoscenza che ricevo in cambio è moltissima: dalle stesse mamme che aiuto ma anche dai commercianti e dalle persone che mi aiutano con beni materiali: dal negozio di scarpe che mi sconta i sandali al parrucchiere che taglia i capelli ai ‘miei’ bambini”.

Rosanna è anche una volontaria delle sezione femminile della Croce Rossa. Ma non ha mai amato quel tipo di beneficenza “misericordiosa” alla quale chi non la conosce potrebbe associarla facilmente: “Vado ancora a ballare con mio marito. La mattina mi metto sempre i tacchi. Ho le mèches e il rossetto. Non mi sono mai pianta addosso per il fatto di non essere riuscita ad avere figli miei e lo stesso atteggiamento ce l’ho quando aiuto gli altri. Sono abituata a rimboccarmi le maniche”. Un impegno che non ha mai fatto rima con denaro: “Non ho mai voluto un soldo per la mia attività, vengo da una famiglia normale, per nulla ricca. Ma ho fatto da ‘mamma’ a tanti bambini per pura predisposizione e passione”.

Orgogliosa e onorata di ritirare il premio di questa mattina, Rosanna non si è ancora data una risposta alla domanda di sempre: “Se tutti i bambini che ho cresciuto mi abbiano ricompensata per il dono che non ho avuto, quello di diventare biologicamente una mamma, non lo so ancora: non ho avuto il tempo di pensare”.

La cerimonia, aperta a tutta la cittadinanza, vedrà l’introduzione della Presidente Fidapa di Cesena, Maria Grazia Bartolomei, gli interventi di Mara Valdinosi, componente della Commissione Parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza e di Valter Baraghini, Presidente del Credito Cooperativo Romagnolo-Banca di Cesena e Gatteo. Seguirà la  presentazione da parte della giornalista Raffaella Candoli di Rosanna Boschi, sul cui operato verrà portata la testimonianza di Umberto Gaggi, volontario Caritas della Diocesi di Cesena e Sarsina.

 

 

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