Per svolgere la professione di educatore, ora ci vorrà la laurea. La Camera ha infatti approvato il testo unificato delle proposte di legge “Disciplina delle professioni di educatore professionale socio-pedagogico, educatore professionale socio-sanitario e pedagogista”. Lo scrive il settimanale Vita.
D’ora in poi, al posto degli attuali “educatori” (quelli che escono da Scienze dell’educazione e della formazione) e degli “educatori professionali” (provenienti dai corsi collegati alle facoltà di medicina) si avrà l’educatore professionale socio-pedagogico (qualifica attribuita a seguito del rilascio del diploma di un corso di laurea della classe di laurea L-19, sotto la facoltà di Scienze dell’educazione e della formazione) e l’educatore professionale socio-sanitario (attribuita a seguito del rilascio del diploma di laurea abilitante di un corso di laurea della classe L/SNT2 delle professioni sanitarie della riabilitazione).
Gli educatori senza laurea, (60 crediti, da svolgersi presso le università, anche tramite la formazione a distanza), a patto di avere uno di questi requisiti: un diploma magistrale rilasciato entro il 2002; lavorare come educatore nelle amministrazioni pubbliche a seguito del superamento di un pubblico concorso; aver svolto l’attività di educatore per non meno di tre anni, anche non continuativi.
Gli educatori con contratto a tempo indeterminato che, invece, hanno almeno 50 anni di età e almeno 10 anni di servizio oppure almeno 20 anni di servizio acquisiscono direttamente la qualifica di educatore professionale socio-pedagogico.
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