I genitori boicottano la lezione: il bullo resta in aula da solo

bullismoUn gesto estremo, una clamorosa protesta per segnalare una situazione di disagio che fino ad ora non è stata risolta. E’ una vicenda particolarmente delicata perché riguarda un bambino definito “problematico” e “difficile” dalle stesse maestre e da chi lo frequenta. Un bambino i cui comportamenti, evidentemente, non sono più tollerati dai coetanei e dai loro genitori. Al punto che lunedì scorso c’è stato il boicottaggio delle lezioni: nella classe della scuola elementare frequentata da questo bambino (a Porcia, in provincia di Pordenone) si è presentato solo lui, più un altro compagno. Tutti gli altri erano rimasti a casa: sono entrati due ore più tardi. La protesta, come spiega il Messaggero Veneto, è stata inscenata per sollecitare le istituzioni a farsi carico di una situazione che si trascina da mesi (da quando il piccolo è stato trasferito da un’altra scuola), e che sta creando disagi a non finire alla classe.

Addirittura la scorsa settimana le maestre sono state costrette a chiedere l’intervento delle forze dell’ordine: il bambino era più irrequieto del solito. Le aggressioni verbali e fisiche nei confronti dei compagni (minacce, spinte, calci, pugni) ormai sono all’ordine del giorno anche se la dirigente scolastica preferisce smorzare i toni: “Non parliamo di un caso di bullismo – dice al quotidiano –, ma comprendo il disagio delle famiglie che desiderano tutelare i loro figli”.

I genitori invece sono stanchi di questo andazzo, ogni mediazione è fallita e la richiesta è quella di misure forti: neanche un’insegnante supplementare, tutta per lui, ha placato il bambino che continua ad infastidire e turbare gli altri. “Dispiace dirlo, ma è un elemento pericoloso – fanno sapere i parenti delle piccole vittime dei soprusi –. Temiamo per l’incolumità dei nostri figli”.

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