Chi le ha tentate tutte per combattere i chili di troppo, potrebbe provare anche questa. Di buono c’è che non vengono prescritti strani intrugli ed il regime alimentare consigliato in tutti i casi è decisamente sano. Aspetti negativi, a prima vista, invece non ce ne sono. Così più che personalizzata la dieta diventa professionalizzata. Nel senso che è legata al mestiere di chi vorrebbe perdere peso. Le tabelline ideali le ha ideate, come spiega l’Ansa, la dietologa Serena Missori. La dieta a misura di lavoro analizza i vari settori e cerca di trovare qualcosa di specifico per ognuno. Gli impiegati, ad esempio, “tendono ad avere ritenzione idrica agli arti inferiori, gonfiore alle caviglie ed indolenzimenti dietro il ginocchio, hanno una digestione laboriosa a causa della posizione e dello scarso movimento, tendono alle contratture del collo e della spalle a causa della postura obbligata”. Per loro sono consigliate tisane drenanti e disintossicanti ma soprattutto un pranzo leggero a base di cereali integrali, proteine magre, verdure e semi di lino.
Le casalinghe, invece, nonostante il grande impiego calorico, spesso mangiano mentre cucinano. L’altro loro principale errore è quello di saltare la colazione, quando invece proprio di prima mattina dovrebbero consumare un pasto ricco di fibre, carboidrati, proteine. Ai liberi professionisti, eternamente stressati, la dietologa consiglia insalate a pranzo e zuppe a cena con legumi e verdure o cereali integrali, carne o pesce fresco con integrazione di melatonina e tisane al biancospino. I turnisti, infine: dovrebbero mangiare anche durante i turni di notte, almeno ogni 3-4 ore, per mantenere stabili le risorse energetiche e ridurre i cali di forza e combattere la stanchezza.
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