Aree verdi attrezzate, tra il centro storico e le frazioni, poco frequentate e per questo a rischio degrado. Per rivitalizzarle, le mamme di Forlimpopoli hanno lanciato un’idea: organizzare eventi dedicati alle famiglie dove fare aggregazione e mettere bambini e genitori a socializzare. Il progetto “Mamme in passeggi(n)o”, condiviso da Carlotta Bendi insieme a Elisa Bedei, mamma e assessore comunale al Welfare, nella prima edizione dello scorso anno (tra maggio e settembre) ha raccolto grandi consensi.
E quest’anno, tutto si ripete. Il piano anti-degrado è ricominciato sabato scorso con un evento inaugurale al parco Monsignor Lasi. I prossimi appuntamenti sono invece in programma sabato 11 (forse al parco di via Giardino) e sabato 18 giugno (in un’area ancora da definire): “Il nostro format – spiega Carlotta Bendi – è abbinare a laboratori o attività, come la musicoterapia e la psicomotricità, la collaborazione di un’associazione e la sponsorizzazione di un privato, che offre la merenda. Sabato, per esempio, oltre alle letture animate e un’attività di messa a dimora di piante pensata per i più piccoli, le ragazze dell’associazione Centro anch’io hanno ridipinto alcune vasche di cemento presenti nell’area. L’aspetto interessante è che ‘Mamme in passeggi(n)o’ fa perno su di noi ma poi richiama l’interesse di altri soggetti”.
La sfida, ora, è anche quella di coinvolgere i papà: “Qualche figura maschile si vede – continua l’organizzatrice – anche perché gli eventi si tengono di sabato ed è più semplice che i papà siano liberi da impegni. La parte del leone, però, la fanno le mamme, anche con più figli, molti dei quali piccolissimi, portati nelle fasce o nelle carrozzine”. Sono proprio loro a chiedere che il progetto prosegua: “Ci piacerebbe farlo divenire un appuntamento in pianta stabile del periodo primaverile ed estivo. Tutto dipende dalle risorse. Siamo comunque molto soddisfatte della partecipazione, siamo riuscite a mettere insieme due obiettivi: quello di ridare dignità ai parchi e quello di fare uscire le mamme da casa”.
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