E’ guerra aperta sulle scuole materne aperte in piena estate. A Bologna il Comune ha intenzione di prolungare il servizio dal 4 al 22 luglio ma i problemi, economici e non solo, e le difficoltà ostacolano il progetto. Come racconta l’edizione felsinea del Corriere della Sera, l’ipotesi di lavorare altre due settimane non è andata giù a tutti. Ai sindacati soprattutto, dato che la Cisl ha ritirato la firma sul pre-accordo che riconosceva un incentivo di 50 euro lordi al giorno (mentre ai genitori il servizio verrebbe a costare 85 euro a settimana).
Dall’amministrazione rendono noto che una settimana è già dovuta per contratto mentre per l’altra sono sicuri che l’incentivo funzionerà: il servizio sarà garantito “su base volontaria solo dalle maestre con il contratto scuola per cui apriremo un bando a breve”, dicono. Il resto invece lo faranno le associazioni e le coop che hanno risposto ad un bando chiuso la settimana scorsa.
In realtà l’ottimismo del Comune cozza contro il malumore delle maestre che hanno cominciato una raccolta firme contro il progetto. Il braccio di ferro continua.
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