“L’infanzia rubata”: sabato torna il festival Artebebè

Artebebé
L’immagine dell’edizione 2016 di Artebebè

Organizzato per il nono anno da Drammatico Vegetale/Ravenna Teatro tra Ravenna, Lugo, Alfonsine e Bagnacavallo, Artebebè è il Festival di teatro per la prima infanzia che contraddistingue la stagione primaverile. Dal 23 aprile al 29 maggio sono dieci le recite degli spettacoli in programma, a cui si aggiunge un’appuntamento di cinema d’animazione a coinvolgere un pubblico dai due anni in su. Il tema centrale del Festival di quest’anno è “L’infanzia rubata”.

Dopo l’anteprima della scorsa settimana, si continua con la compagnia spagnola Teatro Paraiso con “KUBIK”, spettacolo per bambini e bambine dai 2 ai 6 anni di età,  sabato 23 aprile alle 17 alla sala del Carmine a Lugo e domenica 24 aprile alle 11 alla saletta Mandiaye N’Diaye del Teatro Rasi. “Kubik” è uno spettacolo, spazio gioco, dove due attori proiettano colori, forme e volumi, per disegnare un universo sensoriale sul bianco originale. Insieme scoprono il piacere di creare e guardare le immagini mentre invitano i giovani spettatori a viaggiare, giocare, scoprire, immaginare e sognare. Luci che disegnano paesaggi sensibili, suoni che ispirano a incontri ludici… un mondo lascia il posto ad un altro mondo.

Si prosegue sabato 7 maggio alle 17 al Salone Estense della Rossa di Lugo, domenica 8 maggio alle ore 11 a VulKano, San Bartolo (Ra) e alle ore 17 presso Palazzo Vecchio a Bagnacavallo con “CUCÙ!”. Nato come studio teatrale “CUCÙ!”, inaugura il nuovo percorso di ricerca della Compagnia La Piccionaia, legato non solo alla prima ma anche alla primissima infanzia, ossia dai 2 ai 5 anni. Il percorso si propone di indagare il meccanismo della risata e prende le mosse dalla parola scelta per il titolo: una delle prime espressioni verbali con cui si è soliti interagire con i bambini più piccoli. “Una parola magica che nel gioco del ‘ci sono’… ‘non ci sono più’… ‘ritorno!’ alterna l’emozione dell’assenza alla gioia del ritrovarsi.” Lo studio ha preso forma compiuta, nello spettacolo“CUCÙ!”, risultato della sperimentazione artistica realizzata in collaborazione con il Nido in Famiglia “La Casa di Mirtilla”, che ha coinvolto un gruppo di genitori di bambini della fascia 0 – 5 anni. Con il racconto dei giochi quotidiani con i loro bambini i genitori hanno infatti regalato idee ed emozioni per la costruzione delle azioni realizzate, in una relazione di scambio e condivisione di esperienze. In scena due giovani attrici – Francesca Bellini e Aurora Candelli – sperimentano e giocano al Cucù, ‘ci sono’… ‘non ci sono più’… ‘ritorno!’

Si proseguirà domenica 15 maggio al cinema Gulliver di Alfonsine alle 16 con la proiezione de “IL BAMBINO CHE SCOPRÌ IL MONDO” di Alê Abreu un film di animazione sull’amore per la natura. Non è ‘solo’ un film per bambini. È un film per tutte le fasce di età perché ognuno può trovarci un livello di lettura della contemporaneità adeguato a sé e alla propria capacità di decodificazione. La proiezione è in collaborazione con Arci Ravenna.

Sabato 21 maggio alle 17 al Salone Estense della Rossa ci Lugo e domenica 22 maggio alle 11 a VulKano, San Barrtolo (Ra) andrà in scena “PICCOLI MISTERI”, della compagnia barese Teatro Kismet, è uno spettacolo che racconta del pane senza mai nominarlo. Con elementi semplici come il grano, della farina, dei teli bianchi, dei cocci, un’attrice riprende la memoria del fare il pane, così come gliel’hanno raccontata le donne dei paesi di Puglia, e la restituisce attraverso gesti di una ritualità quotidiana che nello stesso tempo evocano lo scorrere della vita tra nascita, festa, morte.

Chiude Artebebè 2016 Drammatico Vegetale, che dopo essere stato apprezzato in Canada, Francia e Polonia torna a Bagnacavallo domenica 29 maggio alle ore 17 a Palazzo Vecchio con il suo classico “CHE SÌ CHE NO”. I suoni, i gesti, gli sguardi delle emozioni di Elvira Mascanzoni, Koro Izutegui e Piero Fenati, alle prese con la materia di cui sono fatti i sogni. Un colore che sporca una carta, una mano che fruga nella sabbia, un pezzo di legno che cade per terra e… poche parole. Il bambino guarda, ascolta, tocca tutto quello che ha attorno a sé e, facendo delle semplici scelte, scopre e interpreta il mondo; intanto cresce. Nel suo eterno presente passa da un sì ad un no, da un no ad un sì. Questo è bello questo è brutto, mi piace non mi piace, lo voglio non lo voglio. Da un apparente banale sì-no costruisce, passo dopo passo, un mondo complesso di relazioni con le persone e le cose. Di questo parla lo spettacolo, cercando la sostanza o l’essenza delle cose; trascurando gli orpelli che rischiano di sommergere il bambino e trasformarlo da soggetto attivo della società in oggetto di consumo.

In autunno Artebebé riprenderà con “Briciole di Artebebè 2016” una serie di incontri di approfondimento sul tema “vocazione e pedagogia” con studiosi, pedagogisti, artisti e un progetto di formazione per insegnanti con spettacoli e performance interattive. L’immagine simbolo di Artebebè 2016 è “Rosie, la sgusciatrice di ostriche” una illustrazione di Marta Ricchi che ha vinto il  I° premio “Infanzia Rubata” (su gentile concessione di www.sangiuseppe.org).

Il programma completo delle iniziative è disponibile su

g