A soli 5 mesi potrebbe essere morta per un mix letale di droghe: cocaina, eroina e metadone. E’ quanto hanno stabilito le analisi relative al caso di una bambina, Mia C., morta a Castelnuovo Garfagnana (Lucca) il 7 gennaio 2015. Dopo un anno di approfondimenti scientifici è arrivata una risposta che fa male, un’ulteriore ombra di tristezza sulla fine della piccola.
La morte della bambina, figlia di una coppia (lui 29 anni, lei 35) di tossicodipendenti attualmente in comunità, sembrava fosse avvenuta per cause naturali ma il magistrato, visti i problemi dei genitori, aveva ordinato approfonditi esami tossicologici. Alla fine sembra che abbia avuto ragione lui: le analisi hanno dimostrato che nei capelli di Mia c’erano tracce di metadone, cocaina ed eroina, sostanze però non presenti negli organi della piccola. Come riportano i media locali, gli esperti propenderebbero per un’assunzione diretta di metadone durante l’allattamento mentre l’eroina e la cocaina sarebbero frutto di una “contaminazione ambientale prolungata da droghe pesanti”. Tanto più che che alcuni mesi prima della morte la bambina aveva avuto una convulsioni, vomito e difficoltà respiratorie proprio come un tossicodipendente in crisi di astinenza.
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