
A giugno, prima di partorire per la seconda volta, Laura Rambelli inaugurerà alla Piallassa Baiona, fuori Ravenna, un lavoro che sarà visibile al 90% in barca e per il resto a piedi. In “Laguna” convoglieranno le sensazioni che l’artista cresciuta a Lavezzola ma residente a Casal Borsetti ha tenuto a mente durante la ricerca per “100 Uccelli”, la sua mostra personale al momento esposta in una galleria di Vienna. Nella capitale austriaca, sempre in queste settimane, si può anche visitare un dipinto di Laura Rambelli inserito in una collettiva.
Trentacinque anni, graphic designer free lance, Laura si considera un’artista auto-didatta e poliedrica, visto che spazia dalla pittura alla scultura: “I miei temi prediletti riguardano prima di tutto il viaggio, esteriore e poi interiore. E poi la femminilità, ricerca che ho iniziato quando è nata mia figlia Nicole, tre anni e mezzo fa, e che si è concretizzata l’anno scorso in un lavoro fatto insieme alla fotografa Silvia Bigi, ’29 our circled world’, esposto alla galleria Ninapì di Ravenna”.

L’equilibrio sarà anche il filo conduttore di “Laguna”, un lavoro dove l’utero c’entra un bel po’: “La laguna è come un utero perché accoglie, perché ha solo un’uscita. Amo la magia di quel luogo, dove per inaugurare l’installazione sarò protagonista di una performance insieme a un’altra artista. Amo l’equilibrio delle maree, il fatto che certe specie di uccelli vengano a nidificare proprio lì”.
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