violenza donneLe aveva palpeggiate tutte e due. Sul sedere, sul seno e nella zona vaginale. Ma, come appurato dai giudici, sono stati “lievi toccamenti” fatti “per scherzo” e a causa “dell’immaturità” dell’imputato. Anche se ha 65 anni. Così l’ex direttore dell’agenzia delle entrate Palermo 1 è stato assolto (a novembre ma solo adesso sono state rese note le motivazioni della sentenza) dalle accuse di molestie sessuali ai danni di due colleghe, due sue sottoposte.

La sconcertante sentenza emessa dalla seconda sezione del tribunale siculo ha appurato che in effetti l’uomo in almeno tre circostanze tenne un comportamento definito “inopportuno e prevaricatore” e improntato ad una “scorretta modalità di impostazione dei rapporti gerarchici all’interno dell’ufficio”: dette una lieve pacca sul sedere ad una collega mentre all’altra toccò il bottone della camicetta all’altezza del seno sfiorandole la zona genitale in una successiva circostanza.

Eppure non è bastato per la condanna. Perché, dicono i magistrati, le donne non sono state “danneggiate”, l’uomo non ha avuto alcun appagamento sessuale e i palpeggiamenti di questo soggetto alla soglia della pensione erano avvenuti a causa di “un immaturo e inopportuno atteggiamento di scherzo”. Via libera alla toccatina, dunque. Sì, in un certo senso. Anche se le stesse toghe si affrettano a precisare: “Non si deve fare riferimento alle parti anatomiche aggredite e al grado di intensità fisica del contatto instaurato ma si deve tenere conto dell’intero contesto”. Dunque, care signore, se il vostro capo è un giocherellone, sul lavoro aspettatevi pure la ‘toccatona’ un po’ dappertutto. E non state a farla tanto lunga: prima di gridare il classico “Tieni le mani a posto, porco!”, valutate bene il contesto, contate fino a dieci, pensate pure che fare una causa è lungo e costoso e che la giurisprudenza in materia adesso si è arricchita di questo esemplare precedente, poi prendete la vostra decisione. Il calcio nelle palle è fortemente consigliato: si troverà pure un giudice che vedrà in questo gesto un “generoso tentativo di emulare le gesta del calciatore preferito dal superiore, un atto di simpatia verso un collega bisognoso di affetto”. O no?

P.S. Nelle scorse settimane la Corte di appello di Palermo (sì, sempre di Palermo) ha condannato un uomo per violenza sessuale perché ha messo una mano nella scollatura di una donna. Nel chiedere il pagamento dei lavori fatti in una villa, l’imputato aveva palpeggiato (“per errore”, ha insistito il suo legale) la figlia dei proprietari. Chissà quanto ha pesato in tutto l’iter della vicenda il fatto che l’uomo fosse un giardiniere tunisino diversamente dallo stimato dirigente pubblico solo un po’ “immaturo”. Ah, saperlo.