Quando ha inviato un dettagliato file Excel alle amiche, dimostrando che usando i pannolini lavabili si risparmiano circa 600 euro per il primo figlio e il doppio per il secondo, qualcuna ha storto il naso. Ma lei, Laura Brialdi, mamma della piccola Zoe, nove mesi, per deformazione professionale (è ingegnere e per l’azienda in cui lavora si occupa anche di efficientizzazione dei costi), alla precisione è abituata.
Laura, 33 anni, ha da poco lanciato a Imola la “Pannolinoteca”, una realtà che in altre zone, come Faenza, è già attiva ma che nella sua città mancava: “Per ora siamo un gruppo di dodici mamme che, in maniera totalmente gratuita e volontaria, facciamo rete per spiegare ad altre donne interessate come funzionano i lavabili, quali sono le tipologie esistenti, che vantaggi danno”.
Dal canto suo Laura, che già durante la gravidanza aveva preso informazioni vista la sua sensibilità in materia di ambiente e sostenibilità, ha capito che la tipologia “Pocket” era quella che faceva al caso: “Si presentano come un usa e getta, con la differenza che hanno all’interno un inserto assorbente, che metto io la sera, mentre sono sul divano a guardare la tv. A me, a livello di impegno, costano davvero solo una lavatrice in più. Ai nonni, quando Laura porto Zoe la mattina, consegno il kit già preparato e passa la paura”.
Secondo Laura, però, la scelta è molto personale: “Non sono martire della mia decisione, né tantomeno la imporrei ad altri. Mi piace pensare, però, che se altre mamme hanno voglia di provare, possono affidarsi a chi ha già sperimentato i lavabili e anche prenderli in prestito“.
La “Pannolinoteca” per ora non ha una sede fissa e funziona su chiamata: “Ci vediamo a casa mia, al bar a prendere un caffè, a casa delle mamme interessate. Un giorno, chissà, potremo avere anche un luogo fisso dove far funzionare questo servizio”. Sognando in grande, a Laura e alle altre piacerebbe sensibilizzare non solo i genitori ma anche l’Amministrazione comunale: “Sappiamo di alcuni Comuni che hanno introdotto incentivi sull’acquisito, di altri che regalano alle mamme il kit quando nasce il bambino, di altri ancori che scontano la tassa rifiuti. A me la soluzione migliore pare la prima: serve a diffondere la cultura, che è anche la nostra missione”.
Qui la pagina Facebook della Pannolinoteca di Imola
In questo articolo ci sono 0 commenti
Commenta