Guardia medica pediatrica: si mobilitano anche le mamme di Rimini

bambino Dal pediatraForlì, Ravenna, poi Lugo. La richiesta a gran voce delle mamme affinché venga istituita la guardia medica pediatrica ha conquistato anche Rimini. Sulla scia della mobilitazione generale, infatti, la protesta si è allargata fino al sud della Romagna. A cogliere la palla al balzo è stata Elisa Migliarini, mamma di una bimba di due anni, che guardando l’esempio delle altre città vicine ha sondato il terreno intorno e ha lanciato la raccolta firme: “Ho chiesto se ci fosse interesse sia nel gruppo Facebook ‘Mamme di Rimini’ che in giro, anche parlando con altri genitori al nido di mia figlia”.

La petizione, a differenza di quella riminese e di quella ravennate, al momento è solo cartacea. La si può firmare in una decina di negozi di Rimini e Villa Verucchio, la cui lista è aggiornata di volta in volta sulla pagina nata su Facebook (e aperta a tutti) per sostenere la causa: “Guardia medica pediatrica-Rimini”. Il passo successivo sarà diffondere i moduli per le firme anche nei nidi e nelle scuole, così come coinvolgere le zone di Cattolica, Riccione, Bellaria.

“Credo che la guardia medica pediatrica – spiega Elisa Migliarini – sia un’esigenza di tutti i genitori con bambini piccoli. Sotto Natale, oltretutto durante un fine settimana, mia figlia ha avuto una bronchite ma il pediatra non era reperibile. Per evitare la fila e il proliferare di germi del pronto soccorso, mi sono affidata a un pediatra privato di cui ho avuto casualmente il numero di telefono e che fortunatamente è venuto a visitare la bambina a casa, cosa affatto scontata. Quando ho chiamato la guardia medica, infatti, non si è sbilanciata a darmi indicazioni”.

Secondo Elisa un servizio del genere andrebbe anche a migliorare l’accoglienza turistica per cui Rimini è famosa: “Alcuni albergatori mi hanno riferito che i turisti, d’estate, spesso non sanno a chi rivolgersi quando i figli stanno male. La guardia medica pediatrica potrebbe avere una forte utilità anche in questo senso”.

Finora non c’è stato nessun contatto con le istituzioni, come per esempio a Ravenna con il sindaco Fabrizio Matteucci: “Aspettiamo di vedere che cosa succede nelle prossime settimane. Questa non è una battaglia mia ma di tutte le mamme“.

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