pastelli, matite colorate, colori, pennarelliInceppati, bloccati. E per questo incapaci di sviluppare idee, progetti, nuovi lavori. LinkAnto, il progetto della psicologa e psicoterapeuta Antonella Bufano, prosegue ora con una nuova tappa: gli esercizi di meraviglia che oggi alle 16, nel negozio Leonardo Dolciumi di Ravenna (via Matteucci 5), si potranno sperimentare durante il laboratorio “La felicità è un mezzo di trasporto, colore e meraviglia”.

Un’idea originale che partirà proprio dal colore: “Il bambino non colora per lavoro, per diventare un artista affermato, colora perché è un mezzo come un altro per raccontare, per conoscere e per esprimersi. Il bambino fa esperienza. Nel laboratorio vi chiedo di essere quel bambino che colora solo per fare un’esperienza nuova. A differenza del bambino potete colorare fuori dai bordi, usare il blu per la pelle, non dovete riempire tutti gli spazi ma decidere cosa colorare e come: a pois, a stelline, assecondate la vostra mente e il vostro corpo”.

Durante il laboratorio saranno distribuiti dei ritagli di un grande disegno e ogni partecipante li colorerà a suo gusto, senza compromessi e senza vincoli: “Alla fine li riuniremo tutti e vedremo il risultato”. Secondo Bufano la meraviglia sta proprio qui, nella capacità di riconoscere il bello anche dove non c’è, nell’allenarsi a essere felici.

Tra gli esercizi proposti, il primo si chiama “Questo non è un biscotto!”: “Quante cose può diventare un biscotto? Ogni partecipante riceverà dei biscotti di forme diverse e verrà invitato a disegnarci intorno. Posso uscire macchine, palloncini, biciclette, finestre e tanto altro ancora. Alla fine, dopo le doverose fotografie di documentazione per il proprio quaderno della meraviglia, ognuno potrà mangiare i suoi biscotti. La seconda vita dei biscotti ci spiega che anche se nasciamo biscotti non è detto che dobbiamo essere utilizzati a colazione col caffelatte. Un esercizio utilissimo per chi è a dieta, se non si mangia il biscotto alla fine”.

Il secondo si intitola invece “Il pappatappi, la tazzina da caffè pirata e il gallo perfetto”: “A ogni partecipante – spiega la psicologa – verrà dato un cavatappi o una fotografia di un cavatappi stampata. Bisognerà quindi immaginare una seconda vita, corredando magari l’immagine con qualche verso. Si tratta di esercizi sono molto semplici che ci spiegano come una seconda vita è possibile, non siamo obbligati a dover essere in eterno dei cavatappi se dentro l’animo ci sentiamo pappagalli di pirati”.

Info:
3737298432
www.linkanto.it