Il bebè piange per quattro cause principali: necessità del cambio del pannolino, dolore, sonno, fame. Questa considerazione assieme ad un data base di 200mila pianti è alla base di una app realizzata a Taiwan dal National Taiwan University Hospital Yunlin. Con questo moderno marchingegno i tecnici assicurano che i genitori potranno decifrare il pianto del proprio bambino: sarà sufficiente registrarlo per 10 secondi, attenderne altri 15 e poi arriverà il responso. Gli inventori assicurano che sotto i sei mesi di età “l’aggeggio” funziona con una certa precisione. Poi non ce n’è più bisogno. ‘Infant cries translator’, questo il nome della app, è scaricabile anche in Italia da App Store digitando ‘Baby cries translator’ (solo per iPhone, dal costo di due euro e 99 centesimi). Mah…
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