12347762_10153762267392246_4667366846350536526_n“Sofia tr…”. “Silvia ti in….”. Ma le scritte offensive e volgari che da mesi e mesi restano impresse sui giochi del parco di Classe (l’area verde di via Morgagni) non si possono cancellare. Almeno, non lo può fare un singolo cittadino. Come Teresa (nome di fantasia), che dopo che i suoi nipoti di otto e dieci anni le hanno chiesto spiegazioni su quegli insulti belli evidenti, ha segnalato il problema al comitato cittadino, proponendosi di andare lei stessa a cancellarle con una bomboletta spray.

Ma non si può. Il comitato le ha infatti spiegato che le scritte sono sono state rimosse altre volte ma che la maleducazione delle persone ha fatto in modo che si ripresentassero. Non solo: “La sua non è una soluzione valida – le hanno fatto sapere – perché coprire le scritte con una bomboletta è comunque imbrattare le strutture pubbliche”.

Il comitato, in particolare, non ha gradito che Teresa parlasse di maleducazione e scarsa attenzione. La vicepresidente Serena Bagnara le ha infatti scritto, sottolineando che “coprire le scritte con altra vernice spray è comunque vandalismo anche se a fin di bene” e che non è il caso di intraprendere nessuna iniziativa personale (anche se mossa da buone intenzioni) in quanto tutte le strutture dell’area verde sono di proprietà del Comune e per questo motivo non possono essere soggette a interventi da parte dei privati cittadini.

I volontari del comitato, stando all’ultimo scambio di comunicazioni, si occuperanno della pulizia. Ma Teresa insiste: “Quelle scritte ci sono da almeno cinque anni”.