Colpirà dai 4 ai 5 milioni di italiani, con un 40% di casi tra 0 e 18 anni, un altro 40% tra i 18 e i 65 e un 20% tra gli over 65. I virus responsabili della prossima ondata influenzale sono l’H1N1, H3N2 di origine svizzera e il Virus B Phuket thailandese, anche se gli esperti prevedono l’arrivo di un altro virus, il B Brisbane, che potrebbe portare a un aumento del numero di persone colpite, soprattutto in caso di inverno rigido. “Di origine australiana, potrebbe essere una variante che insieme al tempo può determinare un possibile incremento dei casi”.
E’ la previsione del virologo e ricercatore del Dipartimento di Scienze Biomediche per la Salute dell’Università degli Studi di Milano Fabrizio Pregliasco, a margine della presentazione di una campagna di prevenzione e informazione dell’influenza del Moige, Movimento italiano genitori.
“Non è facile dire quando ci sarà il picco – precisa – però alcuni studi relativi alla combinazione di fenomeni meteorologici indicano che l’influenza scatta quando la temperatura si abbassa e rimane per alcuni giorni bassa e tipicamente questo accade dopo Natale, complici anche i viaggi, baci e abbracci delle Feste”.
Quanto alle sindromi simil-influenzali, “dovute ad altri virus, ce ne sono di 260 tipi”, potrebbero colpire dagli 8 ai 10 milioni di italiani. “Se l’inverno sarà ‘ballerino’ con sbalzi termici allora saranno di più i casi di simil-influenza, come già avviene in questo momento dove non c’è ancora la vera influenza ma ci sono già i virus ‘cugini’, con manifestazioni cliniche meno pesanti, e i cui casi potranno essere dagli otto ai dieci milioni”.
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