Ha affidato il suo sfogo a Facebook per raccontare una storia amara, fatta di disprezzo per la dignità umana. Una vicenda dove l’unico scopo sembra quello di massimizzare i profitti ad ogni costo. La protagonista, come racconta il quotidiano L’Adige, è una ragazza veneta, igienista dentale che a 27 anni scopre di avere un tumore al seno.
“Ha una vita normale, un lavoro normale ma che le piace tanto – racconta la donna parlando di sé in terza persona sul social network -. Si sente soddisfatta ed è contenta di collaborare con delle colleghe fantastiche e trova stimolante l’ambiente in cui lavora”. Poi arriva la terribile diagnosi e le cure. La chemioterapia la debilita ma lei non demorde: decide di continuare a lavorare, alternando riposo e lavoro. Il giorno della scadenza del contratto però c’è la sorpresa che non si sarebbe mai aspettata: “Questa ragazza – prosegue la protagonista – scopre 5 minuti prima di finire il suo turno che dai piani alti, dove lavorano i supermegadirettori che non l’hanno mai conosciuta e contano solo numeri e profitti, hanno deciso che rinnovare il contratto in una situazione del genere è un costo che l’azienda non vuole sostenere“.
Neanche un colloquio con uno dei dirigenti riesce a far fare dietrofront all’azienda: “La risposta del supermegadirettore è stata che lui è un imprenditore e deve stare attento ai numeri e far quadrare i conti, se i consulenti del lavoro dicono di tagliare i costi, si taglia”. La morale ricavata dalla sfortunata donna e affidata a Facebook è la seguente: “La ragazza pensa che lei un giorno guarirà ma il supermegadirettore rimarrà uno stronzo di merda a vita“.
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