Silvia Vegetti Finzi
Silvia Vegetti Finzi

Un tempo abitavano in campagna e vedevano figli e nipoti solo nel fine settimana o per le feste. Tutto diverso da oggi: i nonni, nella vita familiare, sono diventati un tassello imprescindibile. Tanto che la nota psicologa Silvia Vegetti Finzi ha coniato per loro la definizione di “nuovi nonni”. Di questo parlerà nella lezione magistrale in programma domenica 20 settembre a Carpi (piazza Martiri, ore 11,30) nell’ambito del Festival Filosofia che quest’anno ha come leitmotiv il concetto di “ereditare”. “Nuovi nonni per nuovi nipoti” è anche il titolo di un libro di Vegetti Finzi edito da Mondadori.
I nonni sono cambiati: in che senso?
“Sono diventati fondamentali sul fronte economico: un vero ammortizzatore sociale alla crisi, tra mutui per la casa e spese sanitarie. Senza contare l’importanza organizzativa: scuole e ospedali, spesso, sono una coperta corta che viene allungata dai nonni. Il terzo cambiamento riguarda il ruolo dei nonni nell’insegnare ai nipoti il senso di continuità tra le generazioni. Un discorso che vale soprattutto per chi ha vissuto il Sessantotto”.
Più aperti, più combattivi?
“Direi più innovativi. Come figli hanno contestato l’autoritarismo, come genitori hanno fatto scelte che hanno rotto gli argini, magari divorziando e formando famiglie ricostituite. Oggi, come nonni, sono persone che sanno divertirsi, che hanno viaggiato, che hanno possibilità economiche, cultura e buona salute”.
I figli sono consapevoli dell’enorme risorsa che i nonni rappresentano?
“Spesso danno per scontato l’aiuto e il supporto offerto dai nonni. Si perde di vista che il dono della loro disponibilità è qualcosa di prezioso, di cui non bisogna approfittare. I nonni sono persone, sono mariti e sono mogli, hanno interessi, amici, una vita sociale. Se scippiamo loro tutto il tempo, rischiamo di averli depressi, stanchi, demotivati. E non c’è cosa peggiore, per un bimbo, che avere accanto una persona sofferente”.

"Nuovi nonni per nuovi nipoti"
“Nuovi nonni per nuovi nipoti”

Nonni utili ma anche molto contestati. Come sono i rapporti?
“Come per la legge dei metalli, più si sta vicini più aumenta l’attrito. I motivi di conflitto, specie tra madre e figlia, sono parecchi. Meno tra madre e nuora: io stessa, che ho una figlia e una nuora, mi trattengo ben poco con la prima ma molto con la seconda”.
Quali sono i motivi di attrito più frequenti?
“Quelli legati alla cura, alimentazione in primis: oggi lo svezzamento è più libero, i bambini mangiano presto le stesse cose dei genitori. Senza contare l’argomento nido: per i nonni è spesso un motivo di critica”.
Nonne e nonni: è cambiato qualcosa anche rispetto al genere?
“Sì, durante la lezione di Carpi alcuni attori reciteranno confidenze e riflessioni dei nonni, uomini compresi. Come padri, decenni fa, sono stati assenti perché impegnati nelle professioni, nello sport, nella carriera. Oggi riscoprono il piacere inedito di passare il tempo con i bambini, anche molto piccoli”.

Qui la scheda dell’evento di domenica