Un volontario ogni mattina, per un’oretta. La dirigente dell’istituto comprensivo di San Pietro in Vincoli Paola Falconi ha fatto appello nei giorni scorsi a nonni e genitori perché la mancanza dei bidelli non riesce a garantire la distribuzione della merenda mattutina ai bambini che frequentano la scuola primaria “Campagnoni” di San Pietro in Campiano (rito che nella maggior parte delle scuole non c’è, visto che gli alunni la portano da casa). Nell’istituto in questione, infatti, le rimanenze di frutta e yogurt del pranzo vengono offerte ai piccoli studenti durante la ricreazione.
L’aumento degli scolari, a fronte di un mancato aumento del personale Ata, ha portato la direzione a chiamare in causa i volontari, visto che i bidelli sono per lo più impegnati nella sorveglianza dei bambini.
Ai microfoni di Ravenna Web Tv la dirigente ha spiegato che chiedere una collaborazione e un aiuto a chi ha tempo da dedicare alla scuola durante la mattinata è stato qualcosa di “naturale”. I genitori e i nonni, del resto, vengono impiegati anche in altre attività come la sistemazione del giardino.Si tratta, secondo Falconi, di una “alleanza educativa” che sancisce l’esistenza di una “comunità educante”.
Ma la cosa non è piaciuta a tutti.
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