Non è propriamente malasanità perché non si sono verificati danni ma neanche un esempio di corretto funzionamento delle procedure come vorrebbe far credere l’ospedale. Si tratta di un singolare episodio, raccontato dal quotidiano La Nazione, che avrebbe potuto avere conseguenze ben peggiori rispetto alla tensione emotiva e allo spavento procurato ad una neomamma.
Succede che all’ospedale fiorentino di Careggi alla fine di agosto ad una donna, da poco uscita dalla sala operatoria per un cesareo, venga richiesto un ulteriore e imprevisto approfondimento. I medici vogliono fare una radiografia perché temono di aver dimenticato in pancia un ferro della sala operatoria. Stessa richiesta viene fatta all’altra donna che ha subito il cesareo nel medesimo giorno. Interrogati dalla Nazione, i vertici dell’ospedale toscano si scusano per l’inconveniente (“Capiamo che tutto questo comporta un carico di sofferenza nel paziente che avremmo voluto certamente evitare”) e assicurano che il procedimento di sicurezza ha funzionato a dovere: i ferri per l’operazione sono stati contati dopo gli interventi e il personale si è accorto che mancava uno. Anche se, dalle prime indagini, pare che la pinza non fosse stata neanche inserita nel kit. Insomma, non è andata persa perché non c’è mai stata. Forse. “Quando avremo i risultati vi faremo sapere”, dicono da Careggi. Magari allegando una foto della pinza, giusto per togliersi ogni dubbio.
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