Viera Petrova e Stefano Lunardini con l'assessore Guido Guerrieri (al centro)
Viera Petrova e Stefano Lunardini con l’assessore Guido Guerrieri (al centro)

“Non possiamo dare un futuro a nostro figlio Alessio che non c’è più. Ma lo vogliamo dare agli altri giovani, agli artisti, a chi ha fatto della cultura hip hop il proprio stile di vita: libero ma allo stesso tempo rispettoso degli altri”. Viera Petrova, mamma di Alessio Lunardini, il 12enne scomparso il 26 maggio dell’anno scorso dopo essere stato investito in via Bellucci a Ravenna, annuncia così la seconda edizione dello SpitFire Contest, la grande festa in sua memoria in programma sabato 5 settembre a partire dalle 14 al Villaggio del Fanciullo di Ponte Nuovo. Un evento pensato nel giorno del compleanno di Alessio e di portata nazionale: si sono infatti già iscritti 250 ballerini da tutta Italia e sono attesi, in totale, circa mille tra Bboy e Bgirl.

E per dare ancora più risalto all’iniziativa, ci sarà quest’anno anche Cristiano “Kris” Buzzi, coreografo di Maria De Filippi. Ieri, durante la presentazione dello Spitfire Contest in Comune (che patrocina la festa), ha sottolineato l’aspetto “sano” dell’hip hop: “Ho 47 anni, ho fatto di quest’arte la mia professione. Al contrario di quanto si dice, in trent’anni di carriera non ho mai visto una rissa. Non c’è violenza nei nostri ambienti”. Aspetto sul quale ha posto l’accento anche l’assessore allo Sport Guido Guerrieri: “L’hip hop e la break dance sono impegnativi e difficili: richiedono allenamenti faticosi, impegno e sacrificio. Difficilmente chi beve o si sballa riuscirebbe a esibirsi”.

E i valori positivi che incarnava Alessio, che militava nei Lasagna Style, sono anche al centro di altri progetti a cui l’associazione nata in suo nome, Alessio Spitfire Lunardini, ha in cantiere: non solo quello di una “scuola ravennate” della cultura hip hop ma anche un grande murale dedicato ad Alessio che sarà realizzato dal famoso writer Eron su un grande muro cittadino e lo SpitFire Hospital che consisterà nel portare la cultura hip hop nei reparti di Pediatria degli ospedali, a partire da quello di Ravenna (progetti simili sono già diffusi all’estero).

Da sinistra i ballerini Kris e Denis Di Pasqua
Da sinistra i ballerini Kris e Denis Di Pasqua

“Con Alessio creiamo il futuro” è lo slogan che Viera Petrova ha ribadito ieri, seguita dal marito Stefano Lunardini: “La tragedia che ci ha colpiti è enorme ma la vogliamo lasciare per un attimo da parte per concentrarci sull’allegria e la positività. Vorremmo che Ravenna partecipasse in maniera massiccia, che tutti ci unissimo sotto il segno di una grande festa”. Anche per Denis Di Pasqua, fondatore del gruppo “Break the Funk”, al di là degli aspetti tecnici della competizione, è fondamentale lo spirito emotivo dell’evento del 5 settembre: “L’agonismo ci sarà, come sempre. Ma non prevarrà il ‘vado per vincere’. Molto più importante sarà la condivisione”.

E per farlo, si è pensato un po’ alle esigenze di tutti, anche a tavola: dai cappelletti realizzati grazie al contributo del circolo Pd di Porto Fuori ai panini, dal gelato dell’azienda Buon Latte di San Bernardino alle specialità vegane. Intorno allo SpitFire Contest, infatti, ci sono decine e decine di volontari in azione: “Nessuno di quelli a cui abbiamo chiesto una mano – ha concluso la mamma di Alessio – si è tirato indietro”.

 

Maggiori info su:
www.alessiospitfirelunardini.it
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