Nessun virus killer. In merito al caso del neonato prematuro morto domenica scorsa all’ospedale “Infermi” di Rimini, l’Ausl precisa che non è stata colpa di alcun “virus fuori controllo che minerebbe le condizioni di sicurezza dei pazienti”. La sanità locale fa sapere che, “come ampiamente riportato in letteratura scientifica, i neonati pretermine sono soggetti ad essere colpiti da specifici batteri (principalmente klebsiella, enterobacter e citrobacter) e questo avviene comunemente in tutti i reparti di Terapia Intensiva Neonatale”.
Si tratta di casi “attesi” per i quali è attivo un apposito sistema di monitoraggio che consente la loro diagnosi e l’attivazione di terapie adeguate. Al momento non ci sono pazienti ricoverati colpiti da tali batteri. Per quanto attiene al caso specifico del neonato deceduto, in attesa dell’esito dell’autopsia e fermo restando che l’Azienda garantirà la massima collaborazione agli enti preposti, va precisato che le sue condizioni erano purtroppo già molto critiche al momento del parto, avvenuto alla 25esima settimana in emergenza. Il piccino, gravemente sottopeso (circa 800 grammi), ha subito manifestato emorragia cerebrale, è sempre stato tenuto in vita attraverso ventilazione meccanica e le sue condizioni non sono mai migliorate”.
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