Una scottatura presa tra i due e sei anni d’età è pericolosa in vista del futuro: potrebbe, infatti, evolvere in melanoma quando si è grandi. L’estate è alle porte e con essa anche la necessità di proteggersi dal sole. Il sole che, da simbolo di vita qual è, contiene in realtà una lunga serie di rischi dai quali mettersi al riparo. Lo dice ad alta voce il dottor Italo Greco, direttore sanitario del poliambulatorio di Santarcangelo di Romagna Polimedica Laser, nonché chirurgo specializzato in dermatologia.
bambini al mareDottore, UVA e UVB, quando si avvicina l’estate, vengono presi di mira: perché?
“Gli UVA hanno una lunghezza d’onda più lunga, sono quelli più penetranti, causa per esempio dell’invecchiamento della pelle. Gli UVB provocano scottature, ustioni e irritazioni più immediate e superficiali. Nel tempo la doppia azione dei raggi ultravioletti può portare alle discheratosi, dove l’epitelio cresce in maniera irregolare. Ma si può arrivare anche agli epiteliomi, tumori che possono essere vasocellulari o spinocellulari. Nel primo caso l’azione maligna è locale ma il tumore si può lo stesso, se non curato o operato, approfondire, allargare, trasformare. Nel secondo caso il tumore produce metastasi e può essere perciò letale”.
Chi sono i soggetti più esposti?
“In genere gli uomini, anche per alcune attività lavorative che svolgono all’aperto. In generale, sono più a rischio le persone con fototipo chiaro”.
Il melanoma, quando si parla di abbronzatura, è lo spauracchio più comune: di che cosa si tratta?
“Del tumore più grave. Mentre gli epiteliomi sono dovuti a una degenerazione dell’epitelio, il melanoma è causato da una variazione del melatocita, la cellula che produce la melanina. Osservando un neo, noi dermatologi osserviamo la regola detta ABCDE. A significa asimettrico, B bordi irregolari. C si riferisce al colore: è la policromia che deve far preoccupare. D vuol dire dimensioni: sono i nei sopra i cinque millimetri di diametro a doverci mettere in allarme. E significa evoluzione: se si assiste a un cambiamento rapido e repentino, dobbiamo farci controllare”.
polimedicaOgni quanto è consigliata la mappatura dei nei?
“Una volta all’anno dopo i 12 anni. Prima di quell’età il melanoma è davvero qualcosa di raro ed eccezionale”.
Visto che la prevenzione fa molto, come dobbiamo comportarci con i bambini?
“Usare sempre uno schermo totale da rimettere ogni due ore, non dimenticarsi mai la crema nemmeno se il cielo è velato o se si resta sotto l’ombrellone, evitare le ore più calde. La pelle bagnata attira i raggi, quindi è bene asciugarsi dopo il bagno. Per gli adulti consiglio anche l’assunzione di vitamine A, C ed E un mese prima dell’esposizione: nei bambini meglio scongiurare il rischio di ipervitaminosi. Meglio dare lamponi e mirtilli per merenda”.