Mamme, se lavorate in aziende che favoriscono la conciliazione, segnalate il secondo bando nazionale a favore di 50 organizzazioni pubbliche e private italiane (non profit, aziende, enti pubblici) che intendono attivare il percorso di certificazione Family Audit. Un traguardo che apre scenari e prospettive di diffusione del marchio in Italia a imprese o enti interessati a sperimentare politiche certificabili per la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. Il bando è stato approvato dalla Giunta della Provincia autonoma di Trento e il termine per presentare le domande è il 31 maggio.
Il marchio Family Audit, oltre a certificare e promuovere politiche di conciliazione, stimola un ‘cambiamento culturale’ all’interno dell’organizzazione che, dopo essere stata sensibilizzata e informata sulle potenzialità della certificazione, e alla luce delle necessità dei suoi lavoratori, introduce misure più attente volte ad armonizzare i tempi dedicati al lavoro con quelli dedicati alla famiglia e alle pari opportunità. Il marchio viene rilasciato dall’Agenzia per la famiglia, natalità e politiche giovanili della Provincia autonoma di Trento in accordo con il Dipartimento per le politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
I risultati in termini di miglioramento del clima aziendale, riduzione dei costi del personale (ad esempio, minor assenteismo, diminuzione richieste permessi e giornate di malattia) e maggior fidelizzazione dei dipendenti sono tangibili nelle 121 organizzazioni che hanno già ottenuto o sono in corso di acquisizione del marchio. Ora altre 50 hanno l’occasione di iniziare il percorso di certificazione.
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Commenti:
Bella cosa, bisogna veramente pubblicizzare e in qualche modo rendere note queste aziende che comprendono e vedono in grande. Io sono stata costretta a licenziarmi dopo sei anni, dalla nascita del mio secondo figlio, che chiedevo di lavorare a partime in un semplicissimo supermercato, partime negato solo per le prese di posizione di qualche “piccolo” uomo.
Ivana
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