Cancro al seno: in Emilia-Romagna si sopravvive più che nel resto d’Italia

seno In Emilia-Romagna si riduce costantemente la mortalità per tumore al seno (circa il 2% all’anno) ed è più alta che altrove, in Italia, la probabilità di sopravvivere: quasi del 90% a cinque anni dalla diagnosi (89,7% contro una media nazionale dell’85%) e dell’82,3% a dieci anni (contro il 78%).

Questi i dati diffusi dalla Regione e che fanno il paio con un’adesione al programma di screening mammografico tra le più alte del Paese (76% per le donne tra i 50 e i 69 anni, contro il 62% della media nazionale nel 2013) e la più alta copertura in assoluto di mammografie (87% nel biennio 2011-2013 su tutta la popolazione femminile 50-69 anni). Inoltre, lo Studio nazionale “Impatto”, alcuni anni fa, ha dimostrato che in Emilia-Romagna partecipare regolarmente allo screening mammografico riduce il rischio di morte del 56% (50% a livello nazionale).

E oggi a Bologna arriva il network “Europa Donna”, movimento che rappresenta i diritti delle donne nella prevenzione e cura del tumore al seno, nato vent’anni fa su impulso dell’oncologo Umberto Veronesi. Per l’occasione, nella sala Guido Fanti di viale Aldo Moro è in programma un convegno che durerà fino alle 14 e che potrà essere seguito anche in streaming. Si tratta di una tappa del percorso che “Europa Donna” sta portando avanti in Italia per fare il punto sulla prevenzione, le cure e il processo di sviluppo della rete regionale delle “Breast Unit” (i centri di senologia).

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