Il disturbo alimentare lascia spazio a depressione e dipendenza da Internet

ragazza, adolescenza, problemi dei ragazzi, depressione, tristezzaAnsia e depressione causate dalla crisi economica, poi dipendenza da Internet e dipendenza dal gioco d’azzardo. Il nuovo disagio giovanile si esprime così, almeno a Bologna, dove gli esperti di Dedalus, il centro di clinica psicoanalitica dell’associazione Jonas specializzato nei giovani, sta registrando un cambiamento dei problemi che, quotidianamente, i ragazzini vivono. Non è più, dunque, il disturbo alimentare a fare da padrone, come riporta il sito Emilia-Romagna Sociale.

Il nuovo disagio, insomma, sarebbe legato in maniera diretta ai problemi sociali attuali, come la crisi economica. Ma anche alle difficoltà di stabilire legami reali. 

Per farsi un’idea in più, si possono esaminare i dati (aggiornati però al 2013) di due progetti che Dedalus porta avanti in collaborazione con il Comune di Bologna. Il primo è la “La stanza dei segreti”, una specie di psicologo on line messo a disposizione sul portale di FlashGiovani, che in cinque anni ha totalizzato 590 contatti. Nell’ultimo anno preso in esame, si sono rivolte al servizio 140 ragazze e 10 ragazzi, per un’età media di 17 anni. Ragazze e ragazzi soffrono per la difficoltà nelle relazioni (familiari, con i pari, sessuali, affettive con il partner), per la precarietà (solitudine, insoddisfazione scolastica e relazionale, smarrimento), per psicopatologie (disturbi alimentari, depressione, ansia e attacchi di panico, dipendenza da Internet, autolesionismo, dipendenza da sostanza).

A questo servizio virtuale si affianca anche uno sportello di ascolto fisico che, precisa Dedalus, non sostituisce la terapia psicologica ma offre un primo supporto, accogliendo e orientando le domande dei giovani per inviarli, quando necessario, ai servizi psicologici presenti sul territorio. Nel 2013, primo anno di apertura, lo sportello “PsyinBo” ha totalizzato 150 contatti (110 ragazze e 40 ragazzi), con un’età media di 26 anni (per accedere bisogna essere maggiorenni, altrimenti serve il consenso dei genitori). A “PsyinBo” si parla di difficoltà nelle relazioni (familiari, con i pari, affettive con il partner), precarietà (smarrimento, solitudine, insoddisfazione studio-lavoro), psicopatologie (ansia e attacchi di panico disturbi alimentari, dipendenza da Internet e pornografia, depressione). Il 95% dei ragazzi che si sono rivolti allo sportello sono studenti universitari.

E ora arriva una nuova iniziativa: la “Primavera di Informazione psicologica”, promossa dall’associazione scientifica e culturale Progetto psicologia, con il patrocinio di Palazzo D’Accursio e di altri Comuni della provincia. La campagna ha preso il via qualche giorno fa e andrà avanti fino al 31 maggio, con il coinvolgimento di 37 psicologi e psicoterapeuti. Il programma prevede colloqui gratuiti e 65 appuntamenti aperti al pubblico “fra incontri informativi e a tema, conferenze, proiezione di film, focus group, seminari, gruppi esperienziali.

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