“La nostra filosofia dev’essere la stessa di Rimini”. L’assessore al Turismo del Comune di Ravenna Massimo Cameliani ha in mente il modello diffuso dall’associazione presieduta da Enrico Maria Fantaguzzi quando parla del progetto di attrezzare le strutture ricettive dei lidi affinché siano preparate ad accogliere le famiglie con bambini autistici.
Inizieranno in maggio le lezioni che vedranno coinvolte l’associazione Rimini Autismo Onlus – ma anche alcune realtà locali, come Angsa Ravenna – e gli operatori del Ravennate interessati: alberghi, campeggi e stabilimenti balneari. In questi giorni, in realtà, i titolari di diversi campeggi della riviera che hanno fatto richiesta di una formazione ad hoc stanno già seguendo il primo corso, ancora non ufficiale.
Il progetto vero e proprio dedicato al turismo accessibile (Ravenna ci aveva già provato con “Ravenna BalneAbile” che ha dotato tra le altre cose alcuni stabilimenti delle famose sedie Job per consentire alle persone con difficoltà motorie di entrare in acqua) entrerà nel vivo il mese prossimo. “A chi si chiede perché il settore turismo si occupi di autismo al posto del sociale o dell’infanzia – spiega Cameliani – rispondo che non dobbiamo mai perdere di vista la prospettiva economica delle cose: le statistiche ci dicono che molte famiglie con figli autistici rinunciano alle vacanze perché non trovano luoghi ospitali, pronti ad accoglierle. E così noi diciamo agli operatori che hanno la possibilità di attrezzarsi”.
Secondo Alice Maraldi, consigliera del Consiglio territoriale del Mare, il progetto dei lidi “autismo friendly” sta interecettando la sensibilità degli operatori turistici: “Siamo prossimi alla stagione estiva e consapevoli che non si potrà fare tutto il primo anno. Ma speriamo davvero che il progetto possa attecchire e funzionare come è successo a Rimini. Teniamo molto al fatto che le nostre spiagge possano essere accessibili a tutti”.
Info per gli operatori 340/6901237
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