Le tagliatelle costano due euro in più: i ristoratori sostengono i genitori dei bambini autistici

bambina autismo Qualche no l’ha ricevuto. Qualcuno le ha anche detto “le faremo sapere”, senza però dar seguito alla promessa. Tutto sommato, però, la presidente dell’associazione Castello Insieme per l’Autismo Francesca Marchetti è soddisfatta del riscontro che la sua iniziativa “Piatto solidale per l’autismo” ha avuto tra i ristoratori di Castel San Pietro. Sono cinque quelli che hanno aderito: Osteria da Cesare, Trattoria Cicceria, Golf Club “Le Fonti”, Clessidra, Ippocampo.

Ognuno sceglierà a quale piatto del menù applicare un rincaro di due euro, una cifra che equivale a due caffè ma che servirà a sostenere i progetti dell’associazione. In particolare quello dedicato all’integrazione, dove al Gold Club un bambino normodotato e uno con autismo prendono lezione insieme, seguiti da un istruttore. E poi le consulenze di esperti della terapia Aba (Applied Behavior analysis).

piatto autismo (1)Che siano le tagliatelle o i tortelloni a costare di più, poco importa: “Ci interessa che i clienti sappiano che il sovrapprezzo non è un’iniziativa del ristoratore per incassare di più. Per questo abbiamo distribuito lo stesso volantino nei cinque locali. Tutto sarà tracciato”.

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