Lo aveva allattato, poi si era addormentato, quindi il drammatico risveglio. Per il piccolo di appena due settimane non c’è stato nulla da fare, neppure la rianimazione per oltre un’ora dei medici del 118. Questa la tragedia capitata a una famiglia di Bereguardo, in provincia di Pavia, una tragedia che al momento non ha una spiegazione precisa anche se sono state avanzate alcune ipotesi come la “morte in culla”, una sindrome che colpisce neonati apparentemente sani e che non ha ancora una precisa spiegazione scientifica.
Il medico ha disposto l’autopsia e solamente l’esito dell’esame potrà dare una risposta precisa. Al momento inoltre non è stata accertata nessuna responsabilità da parte dei genitori.
Da una prima ricostruzione dei fatti la mamma avrebbe allattato il piccolo, che si sarebbe addormentato nel lettone a fianco della mamma e del papà. Alcune ore e la mamma si è accorta che il bambino accanto al suo seno non respirava. Era cianotico e sembrava morto. Quindi l’intervento del 118. I medici arrivati sul posto si sono resi conto subito della gravità della situazione: il piccolo era in arresto cardiaco. Nonostante la rianimazione, per il bambino non c’è stato nulla da fare. E’ morto all’arrivo in ospedale.
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