Bimbi che non possono fare il tempo pieno per questioni economiche. E, nei casi più estremi, bimbi di famiglie povere che riescono a fare in modo completo un solo pasto al giorno: quello in mensa. E’ il dato raccolto dal Comune di Rimini e riferito in occasione della pubblicazione del nuovo bando per il diritto allo studio.
E’ stato pubblicato sulla pagina web del Comune di Rimini il “Bando Agevolazioni tariffarie a favore di lavoratori colpiti dalla crisi economica – anno scolastico 2014/2015”, in integrazione e sostituzione del bando analogo scaduto lo scorso 30 dicembre 2014.
Le risorse impiegate, quasi 70mila euro, vanno nella direzione di sostenere il diritto allo studio per alunni appartenenti a nuclei familiari di lavoratori che, a causa della crisi economica, si trovano nelle seguenti condizioni: lavoratori disoccupati a causa di licenziamento per giusta causa e che hanno l’anzianità di disoccupazione risalente ad una data antecedente il 1° gennaio 2014; lavoratori disoccupati a causa della scadenza di un precedente contratto di lavoro a termine non rinnovato e che hanno l’anzianità di disoccupazione risalente ad una data antecedente il 1° gennaio 2014; lavoratori autonomi – attualmente disoccupati – che hanno chiuso la partita Iva e posto in liquidazione l’azienda in una data antecedente il 1° gennaio 2014.
Le attività, tra cui anche quelle relative al sostegno per le spese della refezione scolastica, saranno utilizzate secondo le modalità indicate nel bando e rispettando i seguenti criteri di accesso: l’alunno dovrà essere residente nel Comune di Rimini con almeno uno dei genitori residente a Rimini da almeno dodici mesi, alla data di scadenza del bando; l’indicatore Isee del nucleo familiare dovrà essere calcolato ai sensi del D.P.C.M. 05.12.2013 n.159 e dovrà essere minore a 10.000 euro.
Sarà possibile fare domanda entro le 13 del 23 marzo 2015 all’ufficio rette scolastiche del Comune di Rimini in via Ducale, 7, esclusivamente su appuntamento, da prenotare telefonando al numero 0541 704739-704749 (dalle 9 alle 13 dal lunedì al venerdì e dalle 15 alle 17 il martedì e giovedì).
“Con la pubblicazione del secondo bando – è il commento di Gloria Lisi, vice-sindaco del Comune di Rimini con delega alle politiche educative – abbiamo voluto integrare ed ampliare il primo, confermando l’impegno di risorse per quasi 70amila euro. Dalle riflessioni scaturite in seguito alle poche domande pervenute al primo bando abbiamo lavorato in una direzione che, pur cercando di rendere meno restrittivi alcuni criteri per allargare la platea di possibili soggetti interessati – come quello di includere nel bando anche gli alunni nuovi e non già precedentemente iscritti – nessun euro vada speso per motivi diversi da quelli da cui siamo partiti: il sostegno esclusivo delle famiglie colpite dalla crisi economica e il diritto allo studio per i loro figli. Un diritto che passa anche dalla possibilità di poter stare in un contesto educativo protetto per tutto il periodo necessario, senza dover rinunciare alla refezione e al tempo pieno per problemi economici. Nei casi più estremi, il pasto a scuola rappresenta addirittura l’unico pasto completo della giornata; aldilà di questo rimane innegabile l’importanza di poter continuare a frequentare gli stessi compagni e insegnanti, senza aggiungere ulteriori difficoltà a quelle economiche della propria famiglia”.
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