Lasciare un posto fisso per inseguire la passione di una vita: Federica Navarria e il sogno di diventare fotografa

In anni di crisi, con la disoccupazione che cresce e per i giovani è la normalità un contratto a progetto o, quando va bene, uno a tempo determinato, è possibile lasciare un posto fisso per fare della propria passione un lavoro? Per Federica Navarria la risposta è stata affermativa. Tre anni fa ha lasciato il lavoro in un negozio di informatica per provare a seguire il proprio talento.

Per Federica, 27 anni, originaria di Catania ma ravennate da quando ne aveva 8, la fotografia “è la vita. Quello che non riesco a dire con le parole cerco di dirlo con le immagini. E’ un’emozione talmente grande che non trovo nemmeno gli aggettivi per descriverla”.

Giovanissima, il suo curriculum è comunque di tutto rispetto. Collabora con Napkin, azienda ravennate che produce strumenti di scrittura di alta fascia, che recentemente ha ricevuto un premio a Parigi per la linea Forever Pininfarina Cambiano. Le foto che compaiono sui manifesti pubblicitari, nelle vetrine e anche sull’edizione italiana della rivista di design Home sono state scattate da Federica. Recentemente, ha poi collaborato con il festival GialloLuna NeroNotte e a fine settembre ha allestito la sua prima mostra, “Attimi di luce”, tutta con immagini in bianco e nero.
“La mia passione per la fotografia risale a quando ero piccolissima e sciupavo gli album di famiglia a furia di sfogliarli”. La prima macchina arriva presto ed è una Nikon compatta a pellicola; poi, per i 18 anni, una digitale. “Scattavo in continuazione, mi documentavo con riviste e libri. Poi ho fatto un corso e ho acquistato la mia prima reflex, che è andata in pensione da poco”. Amici, parenti e il marito Giacomo ne riconoscono il talento e la incoraggiano a sfruttarlo. “Non pensavo di riuscire, ma nel frattempo ogni uno o due anni cambiavo lavoro senza essere mai soddisfatta. Con l’ultimo ho detto basta! E ho seguito la mia strada”.